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La newsletter di SaluteInternazionale #32
EDITORIALE / Gavino Maciocco
Da Health for All a Universal Health Coverage
La Conferenza di Alma Ata del 1978 si concluse con l’obiettivo “Health for All” (Salute per Tutti). L’OMS e anche le Nazioni Unite, dopo i decenni del neo-liberismo sfrenato in sanità, hanno recentemente rilanciato l’ideale di politiche universalistiche, scegliendo il termine “Universal Health Coverage” (Copertura sanitaria universale). E le differenze non sono solo lessicali.
Lorenzo Del Savio e Bettina Schmietow
Copertura sanitaria universale e equità. Il momento delle scelte
La copertura sanitaria universale non è solo il più potente concetto che la public health può offrire, ma anche un’istituzione moralmente centrale nei sistemi politici contemporanei perché cruciale nella promozione di benessere e sviluppo umano dei cittadini. È proprio per questa centralità morale che è importante che le scelte distributive in sanità siano discusse in modo sistematico, preciso e pubblico in modo da garantire un'espansione efficiente ed equa della copertura sanitaria e una sua difesa socialmente robusta.
Adriano Cattaneo
I sette vizi e le sette virtù della Copertura Sanitaria Universale
La Copertura Sanitaria Universale è candidata a diventare la spina dorsale su cui l’agenda per lo sviluppo dopo il 2015 sarà costruita. Per prevenire effetti indesiderati, l’UHC dovrebbe evitare di indulgere in sette vizi e dovrebbe al contrario praticare sette virtù.